Dona alla fondazione

CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF SCEGLI
LA FONDAZIONE “ENRICO PUCCINELI” ONLUS
CF: 94043090540

Ricerca

Programma di Ricerca Fondazione Enrico Puccinelli

Vari programmi di ricerca si stanno svolgendo nell’ambito della Fondazione, ma attualmente l’attenzione è concentrata sulla presenza di un complesso contenente DNA e presente nel sangue circolante.

L’attuale programma intende stabilire la struttura di questo complesso, la sua formazione, come viene secreto dalle cellule e se può essere un sistema di comunicazione tra cellula e cellula penetrando nelle cellule vicine ed esprimendosi.

Questo studio ha due importanti applicazioni pratiche:

  1. Nella diagnostica prenatale
  2. Nel monitoraggio dei tumori.

Dopo la seconda settimana di gravidanza nel sangue materno si trova anche il complesso derivato dall’embrione ed è possibile diagnosticare alterazioni cromosomiche quali il mongolismo e malattie genetiche come la talassemia evitando l’amniocentesi.

Nei tumori si osservano variazioni quantitative e qualitative di questo DNA che tendono a scomparire dopo l’asportazione del tumore e se la chemioterapia ha successo, mentre riappaiono in caso di micro metastasi difficilmente rilevabili con le tecniche attuali o di insuccesso della chemioterapia.

Questa ricerca è attualmente finanziata con una donazione ricevuta dalla Fondazione

La storia della Fondazione "Enrico Puccinelli"

La Fondazione è stata creata dai Proff. Franco Magni e Mariapia Viola nel nome e nella memoria dell’illustre ed emerito scienziato Enrico Puccinelli Professore e Preside della Facoltà di Medicina di Pisa il quale ha stimolato e cooperato nella formazione in campo medico e biologico.

La fondazione persegue la promozione e lo sviluppo sotto ogni forma ed ogni modo della formazione degli studi e delle ricerche nel campo delle Biotecnologie e delle altre scienze o discipline che con essa convergono o sono di supporto ed ausilio.

A tale scopo la Fondazione cura lo scambio e la diffusione delle conoscenze scientifiche, stabilisce contatti nazionali ed internazionali e promuove corsi di formazione e di qualificazione.

Franco Magni

(Volterra 6 febbraio 1930-Perugia 29 luglio 2005) è stato un fisiologo italiano.

Si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pisa nel 1955 presentando una tesi sull’elettrofisiologia dell’occhio svolta presso l’Istituto di Fisiologia sotto la direzione di Giuseppe Moruzzi. Nel 1959-60 quale vincitore di una borsa della Fondazione Rockfeller frequenta come honorary fellow l’Istituto di Fisiologia della Australian National University diretto da Sir John Eccles dedicandosi a ricerche sulla inibizione presinaptica. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Physiology nel 1960-61 ed hanno rappresentato la base per l’attribuzione del premio Nobel a John Eccles. Dopo il suo ritorno nell’Istituto di Fisiologia Umana dell’Università di Pisa ha esteso questa ricerca agli insetti pur continuando a lavorare sulla sostanza reticolare. Le ricerche sugli insetti sull’analisi della funzione visiva dei ragni sono poi state estese ai meccanismi di lampeggiamento delle lucciole. In questo settore è riuscito a dimostrare la regolazione ormonale del lampeggiamento e la funzione biologica. Questa ricerca gli è valsa il premio dell’Accademia dei Lincei nel 1974. Nel 1970, quale vincitore di concorso pubblico di Fisiologia Generale, è stato chiamato dalla Facoltà di Scienze dell’Università di Pisa. Nel 1978 è stato chiamato dalla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia a coprire la cattedra di Fisiologia Umana. In questo periodo si è occupato di studiare i meccanismi neuronali nelle sanguisughe ed ha iniziato una ricerca sull’innervazione vagale del fegato e la sua influenza sulle funzioni stesse. Nel 1987 ha iniziato una nuova linea di ricerca concernente l’interazione del sistema nervoso con il sistema immune, in particolare ha studiato il controllo vagale sul rilascio dei linfociti da parte del timo. In ultimo si è occupato dei danni legati alla riperfusione del miocardio dopo ischemia studiando in particolare l’influenza dei radicali liberi e dell’ossido nitrico presente nelle cellule endoteliali sulla funzione miocardica e sul flusso coronarico. Inoltre ha coordinato il dottorato in Neurobiologia che in seguito alla presentazione del progetto al Ministero è diventato Dottorato Internazionale.

È stato coordinatore di diversi progetti europei nell’ambito del programma SOCRATES e del progetto “METE- Medical Assistance and Therapy” nell’ambito del programma Leonardo da Vinci.

È autore di 136 pubblicazioni prevalentemente su riviste internazionali (molte di esse su Journal of Physiology) ed è autore di tre monografie dedicate all’elettrofiosiologia e alla fisiologia umana.